Il MAAAP come uno scrigno.
Entrare nel Museo di Altichiero ex Chiesa di Sant’Eufemia è come scoprire un piccolo tesoro racchiuso in uno scrigno : affreschi dai colori caldi d’autunno sembrano volteggiare dinanzi al visitatore occasionale, luci soffuse, atmosfere spirituali, infiniti oggetti chiusi dentro le teche di vetro raccontano le loro storie.
Storie di altri tempi eppur sempre attuali che ci riportano ad un ambiente che del trascorso ha soltanto qualche campo coltivato e, poco distante da questo tempio, l’argine di un fiume la Brenta che scorre come allora e come allora racchiude parti della storia Veneta.
Nel Maaap si respira cultura, spesso diventa Teatro di eventi di elevato valore artistico: la danza, la musica, mostre di quadri, conferenze sui reperti, sulla storia di allora, antropologia di un Territorio.
E, tutto ciò è appannaggio soltanto dei membri dell’Associazione Culturale La Crose O.D.V. che l’ha creato; ed io mi chiedo: perché se si tratta di un museo non può essere frequentato da chiunque? Il Museo è un bene di tutti e per tutti.
E’ vero è un po’ decentrato, ai margini della città ma Padova non è racchiusa soltanto nelle mura medioevali si è estesa, ogni singola parte del territorio Patavino accoglie e raccoglie elementi fondamentali che le hanno conferito il titolo di città di cultura, di urbs romana e prima ancora venetica.
“Culla delle arti” l’omaggio di Shakespeare a Padova.
“Per il grande desiderio che avevo di vedere la bella Padova, culla delle arti, sono arrivato… ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno per tuffarsi nel mare, ed a sazietà cerca di placare la sua sete.
( La bisbetica domata, William Shakespeare) .
Padova 1 Ottobre 2018, Patrizia Mecchia