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IL MAAAP IL MUSEO CHE DANZA

IL MAAAP IL MUSEO CHE DANZA

Qui dove la danza è sempre stata … dove l’energia non si è mai arrestata… qui dove tutto è movimento… qui dove tutto scorre…  qui dove il fiume passa, da sempre: passato, presente e futuro s’incontrano e si alternano in una danza senza fine.

Il MAAAP produce cultura, questo Tempio Sacro che fu la ex Chiesa di Sant’Eufemia oggi raccoglie i reperti ritrovati nel vicino fiume Brenta, oggetti che risalgono ai Venetici che abitarono in questo Territorio fin dal 1400 A.C.

Un museo nel tempio che fu Santuario protostorico, presumibilmente dedicato alla Dea Madre Reitia,

Il MAAAP diventa il luogo del dialogo interculturale dove il visitatore entra a far parte di un patrimonio estesissimo e diffuso, e porta la sua esperienza culturale. C’è un bisogno sia da parte del museo che delle persone di ritrovarsi.

In questo modo l’istituzione museale diventa un luogo per la gente, sino a diventare un luogo di incontro e ancor di più un luogo di dibattito.

Il nostro e anche vostro Museo è teatro di storia e di ogni altra forma d’arte e stasera sarà il palcoscenico di una delle forme artistiche più complete ed affascinanti: la Danza Sacra Orientale, la Danza del Ventre.

Questa danza ha origini antichissime che risalgono alla costituzione delle prime civiltà.

I movimenti rotatori e sinuosi di questa danza richiamano gli antichi culti della fertilità, come quello della “Dea Madre “.

Gli uomini erano consapevoli che tutto ciò che muoveva la vita era legato alla riproduzione, alla nascita, al ciclo delle stagioni, alla natura.

Per questo molti degli stili di questa danza sono legati strettamente alla femminilità e venivano praticati esclusivamente dalle donne.

Tutte le danze sacre usano una lingua universale: i miti e i simboli. Nella danza il corpo è come un tempio, è la primissima espressione di sé.

Con l’evoluzione, la danza inizia a essere un elemento ricorrente nella vita dell’uomo, e oltre ad accompagnare riti di preghiera, inizia ad accompagnare momenti di aggregazione, comunicazione, svago e rappresentazione del quotidiano; in questo scenario entrano anche gli uomini a far parte di questa danza molto antica e ricca di storia e di significati..

La danza è la madre di tutte le arti. La musica e la poesia esistono nel tempo; la pittura e l’architettura nello spazio. Ma la danza vive contemporaneamente nel tempo e nello spazio. Prima di affidare le sue emozioni alla pietra, al suono, l’uomo si serve del suo corpo per organizzare lo spazio e ritmare il tempo.
(Curt Sachs) Danza. Una parola mille emozioni.

Questa sera dicono le danzatrici, qui con voi, lasceremo che questa incantevole arte sprigioni la nostra essenza femminile.

Siamo donne, siamo danzatrici, siamo guerriere e siamo selvagge e vi mostreremo quanto meraviglioso sia poter esprimere ciò che ci appartiene da sempre e che ci contraddistingue ognuna in modo speciale e unico.

Danza. La danza è sport, certo, ed esprime un duro lavoro, allenamento, impegno, sacrificio ma la danza è anche musica e sensualità. Un groviglio di sensazioni che esce allo scoperto travolgendo ballerini e spettatori.

Per l’Associazione “La Crose” ODV,

la referente della Didattica Patrizia Mecchia.

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